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5 Ambiti d’interesse

5.1 Centrale idrica domestica

La responsabilità per la qualità dell’acqua potabile passa dal fornitore al committente a partire dal contatore dell’acqua o dal primo rubinetto di chiusura. Da questo punto in poi, tramite una corretta installazione bisogna garantire che l’ulteriore trasporto avvenga senza perdite di qualità.

A livello di allacciamento domestico e nella centrale idrica domestica sono pertanto fondamentali i materiali utilizzati e i primi passaggi operativi poiché è qui che vengono poste le basi per l’igiene dell’acqua potabile. Importante è anche il mantenimento della temperatura per evitare una proliferazione di germi sin dall’inizio. Inoltre, come in ogni altro punto dell’impianto, è necessario tenere conto dei rischi derivanti dall’acqua stagnante.

5.1.1 Centrale idrica domestica | Materiali

La Nussbaum consiglia i materiali di seguito specificati per la centrale idrica domestica. Si tenga inoltre conto dei principi generali illustrati nel capitolo 👉 Direttiva materiali.

  • Utilizzare acciaio inossidabile e bronzo per limitare l’apporto di nutrienti (Optipress-Aquaplus, Optiarmatur).

  • Utilizzare un filtro risciacquabile con dispositivo automatico di risciacquo per impedire l’afflusso di particelle estranee nell’impianto (ad esempio 12110, 18110 o 18053 con 12108). Per un esercizio igienico proteggere il filtro dai raggi UV.

  • Eseguire la manutenzione del filtro secondo W3/C2.

  • Se l’acqua presenta una durezza ≥ 32 °fH utilizzare un addolcitore d’acqua (19051/19053) (si veda la nota tecnica SVGW W10027, giugno 2015).

  • Per l’ottimizzazione degli elementi di collegamento e il dimensionamento utilizzare un distributori in acciaio inossidabile su misura della Nussbaum (www.nussbaum.ch/servizi).

  • Installare i dispositivi di sicurezza per la tutela dell’acqua potabile (👉 Protezione dell’acqua potabile).

  • Installare le valvole di campionamento (👉 Valvole di campionamento).

  • Accertarsi che le valvole d’arresto, le valvole di regolazione e le valvole di campionamento siano sempre accessibili.

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5.1.2 Centrale idrica domestica | Temperatura

Per garantire il mantenimento della temperatura nella centrale idrica domestica è necessario adottare le misure di seguito specificate. Si tenga inoltre conto dei principi generali illustrati nel capitolo 👉 Direttiva temperatura.

Per mantenere fredda l’acqua fredda:

  • Proteggere le condutture dal calore.

  • Installare contatori dell’acqua, batterie di distribuzione, dispositivi quali i riduttori di pressione, filtri, impianti di decalcificazione, impianti a osmosi inversa, impianti di pressurizzazione ecc. in ambienti freschi (non esposti al pericolo di gelo), in modo tale che l’acqua potabile fredda non venga riscaldata. Gli apparecchi che irradiano calore, come gli impianti di riscaldamento, non dovrebbero essere collocati nello stesso locale.

Affinché l’acqua calda raggiunga le temperature prescritte dalla norma SIA 385/1:2020, 3.2.3 e 3.2.4:

  • Utilizzare uno scambiatore di calore esterno che ha il vantaggio di offrire una migliore trasmissione del calore e zone di miscelazione ridotte all’interno dello scaldacqua ad accumulo.

  • Evitare il raffreddamento nelle condutture utilizzando sifoni termici.

    • Nel caso di condutture non mantenute calde:
      installare i sifoni termici direttamente sullo scaldacqua.

    • Nel caso di condutture mantenute calde (conduttura di circolazione o prolunga ≤ 1 m):
      installare i sifoni termici a monte delle condutture di erogazione
      (👉 Tratto montante | Temperatura, 👉 Piano | Temperatura).

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Posizione del sifone termico
Sinistra: sifone termico a valle dello scaldacqua in conduttura non mantenuta calda.
Centro: sifone termico a monte delle condutture di erogazione in conduttura mantenuta calda (prolunga ≤ 1 m).
Destra: conduttura mantenuta calda (conduttura di circolazione) in casa plurifamiliare: i sifoni termici si trovano di sopra al piano (in conformità a quanto prescritto da W3/C3:2020, All. 9, fig. 23, 24 e 25).

5.1.3 Centrale idrica domestica | Ristagno

Anche nella centrale idrica domestica vi sono rischi di ristagno. Perciò è consigliabile tenere conto delle raccomandazioni e delle prescrizioni riportate di seguito. Si tenga inoltre conto dei principi generali illustrati nel capitolo 👉 Direttiva ristagno.

  • Utilizzare una flangia di allacciamento (12085) con copertura per flangia (12091) e rubinetto da giardino (ad esempio 41130) per strutture provvisorie. Ciò consente di mantenere la batteria di distribuzione asciutta, mentre la conduttura di alimentazione domestica viene risciacquata già durante la fase di costruzione con il prelievo di acqua di cantiere.

  •  img
    Struttura provvisoria raccomandata dalla Nussbaum.
  • Utilizzare rubinetti di chiusura con tecnologia a valvola ottimale (flusso libero).

  • Evitare bypass nella linea di distribuzione principale, ad esempio in presenza di cartucce filtri. Fanno eccezione gli impianti di depurazione dell’acqua potabile.

  • Se non è possibile evitare bypass o condutture non attraversate, ad esempio nel caso di un contatore dell’acqua con bypass, bisogna tenere conto dei punti seguenti:

    • Limitare le parti di conduttura non attraversate su una lunghezza di max. 4 volte il diametro interno del tubo (ID).

    • Non installare bypass del filtro > 4 x ID.

    • Rinunciare ad allacciamenti di riserva per evitare tratti di condutture morti.

    • Separare correttamente dall’impianto le parti di conduttura non più utilizzate.

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Ristagno nelle condutture
Sinistra: tratto di conduttura non attraversato (in caso di lunghezza ridotta si verifica comunque uno scambio di volume).
Destra: contatore dell’acqua con condotta di bypass (in conformità a W3/C3:2020, All. 4, fig. 2 e 4).
  • Dimensionare correttamente gli impianti di depurazione dell’acqua potabile (ad esempio addolcitori d’acqua) per evitare ristagni.

  • Dimensionare lo scaldacqua in modo tale che sia coperto al massimo un consumo giornaliero.

  • Non collegare più scaldacqua con tecnica Tichelmann poiché, in questo modo, non è garantito un flusso costante attraverso tutti gli scaldacqua. Prediligere un collegamento degli scaldacqua in serie.

  • Collegare le condutture poco utilizzate (ad esempio rubinetti da giardino) a un rubinetto di presa usato di frequente.

    Nota 1: I rubinetti da giardino e da balcone possono essere collegati anche alla pressione ridotta per limitare il più possibile la lunghezza delle condutture.

    Nota 2: Per proteggere dal gelo i rubinetti da giardino e da balcone va utilizzato un dispositivo di sicurezza del tipo HD (sfiato per tubo per l’allacciamento di tubi flessibili, in combinazione con valvole di ritegno).

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Collegare una conduttura poco utilizzata (in questo caso un rubinetto da giardino) a un rubinetto di presa utilizzato di frequente (in questo caso la lavatrice).

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5.2 Tratto montante

I primi metri dell’edificio sono coperti. Ora bisogna distribuire l’acqua fredda e calda nell’edificio.

Per la realizzazione dei tratti montanti, i tre fattori che influiscono sull’igiene dell’acqua potabile hanno la medesima importanza. In primo luogo, anche nel tratto montante è possibile ridurre significativamente l’apporto di nutrienti scegliendo i materiali giusti. In secondo luogo è necessario far sì che sia l’acqua fredda che l’acqua calda vengano mantenute in temperatura durante la distribuzione. In terzo luogo bisogna evitare il più possibile i rischi di ristagno.

5.2.1 Tratto montante | Materiali

Per il tratto montante, la Nussbaum fornisce una chiara raccomandazione relativa ai materiali. Si tenga inoltre conto dei principi generali illustrati nel capitolo 👉 Direttiva materiali.

  • Utilizzare acciaio inossidabile e bronzo per limitare l’apporto di nutrienti (Optiarmatur e Optipress-Aquaplus della Nussbaum).

  • Possibilmente non ricorrere a condutture di circolazione in materiale sintetico con sistema tubo su tubo. Prediligere invece la posa separata della conduttura di circolazione con Optipress-Aquaplus (acciaio inossidabile).

    Nota: Anche il miglior materiale sintetico presenta un apporto di nutrienti maggiore rispetto a un materiale metallico. Inoltre, soprattutto nelle condutture di circolazione, il rapporto superficie/volume è molto sfavorevole poiché queste condutture sono attraversate in permanenza, ovvero la migrazione da materiali organici è sostenuta in modo permanente. L’acciaio inossidabile, per contro, è completamente inorganico e costituisce quindi un materiale di contatto ottimale.

5.2.2 Tratto montante | Temperatura

Nel tratto montante è necessario mantenere calda l’acqua calda (> 55 °C) e fredda l’acqua fredda (< 25 °C). A tale scopo vanno osservate alcune prescrizioni e raccomandazioni speciali. Si tenga inoltre conto dei principi generali illustrati nel capitolo 👉 Direttiva temperatura.

Posa e isolamento delle condutture:

  • Se le condutture di acqua potabile calda e fredda vengono posate orizzontalmente l’una sopra all’altra è necessario collocare la conduttura dell’acqua calda sopra quella dell’acqua fredda (W3:2013, 4.1; W3/C3:2020, 6.10.2).

  • Se le condutture devono necessariamente essere posate nel pavimento bisogna disporle nelle scanalature delle solette al di sopra dell’armatura. La posa parallela dell’impianto dell’acqua calda sanitaria e di quello dell’acqua fredda deve essere effettuata in scanalature separate distanti almeno 0.1 m (W3/C3:2020, 6.9).

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Sezione della struttura del pavimento (in conformità a W3/C3:2020, All. 7, fig. 20).

1

Conduttura dell’acqua fredda posata orizzontalmente nella scanalatura della soletta

6

Isolamento del pavimento

2

Conduttura dell’acqua calda e conduttura di circolazione posate orizzontalmente nella scanalatura della soletta

7

Bettoncino

3

Armatura superiore

8

Riscaldamento a pavimento

4

Armatura inferiore

9

Pavimento in calcestruzzo

5

Isolamento acustico anticalpestio

10

Inserti nel pavimento per condutture di erogazione di acqua fredda e calda (se possibile da posare separatamente)

Posare il distributore di acqua calda quanto più possibile vicino al tratto montante. Se l’ultima uscita dal distributore è distante ≤ 1 m dalla conduttura montante mantenuta calda e tutti i componenti sono isolati in modo continuo, questa sezione della conduttura non deve essere inclusa nel calcolo del tempo di erogazione (SIA 385/2:2015, 4.1.4). Con distanze diverse, la Nussbaum raccomanda di collegare la conduttura dell’acqua calda mantenuta calda fino alla scatola rubinetteria sotto muro.

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Conduttura dell’acqua calda collegata fino alla scatola rubinetteria sotto muro
  • Separazione termica dell’acqua calda e dell’acqua fredda nel vano tecnico:

    • Variante 1: Nelle nuove costruzioni, le condutture montanti di acqua fredda con uno spessore dell’isolamento minimo di PIR 50 mm rappresentano un’alternativa equivalente ai vani tecnici con separazione termica. Per l’isolamento occorre accertarsi che abbia una conducibilità termica minima (PIR a monte della gomma cellulare). In presenza di più temperature del medio > 40 °C sono preferibili i vani tecnici con separazione termica. (Variante 2 o 3)

    • Variante 2: Vani tecnici separati per acqua fredda e acqua calda.

    • Variante 3: In presenza di un vano tecnico comune utilizzare un isolamento di separazione con un valore d’isolamento superiore rispetto a quello dell’isolamento verso l’ambiente. In questo modo, il calore della conduttura dell’acqua calda viene dissipato nell’ambiente adiacente e non viene trasferito alla conduttura dell’acqua fredda.

    Nota: Una delle varianti deve essere obbligatoriamente realizzata, indipendentemente dal modo in cui le condutture dell’acqua calda vengono mantenute calde. Le condutture montanti di acqua fredda e calda devono essere sempre completamente isolate in conformità alle regole in materia.

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Varianti per separazione termica. A sinistra:  conduttura montante isolata di acqua fredda. Al centro: vani tecnici separati per acqua fredda e acqua calda. A destra: vano tecnico con isolamento di separazione (in conformità a W3/C3:2020, All. 6, fig. 18 e 19)

d

Spessore dell’isolamento

3

Separazione termica

D

Distanza di montaggio condutture dell’acqua calda e dell’acqua fredda

In presenza di uno spessore dell’isolamento di PIR 50 mm non è necessaria alcuna distanza minima

Φ

Flusso del calore attraverso la parete di separazione dei vani

1

Vano tecnico o parte di vano acqua fredda (temperatura del medio ≤ 25 °C)

Φ

Flusso del calore attraverso la parete anteriore del vano tecnico

2

Vano tecnico o parte di vano acqua calda

Ulteriori informazioni sono reperibili nel documento della Nussbaum «Applicazioni e soluzioni per acqua calda», Ritardo del riscaldamento dell’acqua fredda nei tratti montanti.

Sifoni termici:

  • Nel caso di condutture mantenute calde:

    • Se il distributore è mantenuto caldo (come raccomandato), ossia se è distante ≤ 1 m dalla conduttura montante mantenuta calda e tutti i componenti sono isolati fino al distributore compreso: installare i sifoni termici solo a monte delle condutture di erogazione.

    • Se il distributore non è mantenuto caldo (contrariamente a quanto raccomandato): installare i sifoni termici già a monte del distributore (W3/C3:2020, 6.16).

  •  img
    Posizione del sifone termico. A sinistra: sifone termico a monte delle condutture di erogazione in caso di distributore mantenuto caldo. A destra: sifone termico a monte del distributore in caso di distributore non mantenuto caldo.
  • Nel caso di condutture non mantenute calde: installare i sifoni termici direttamente sullo scaldacqua, 👉 Centrale idrica domestica | Temperatura.

Sistema di circolazione:

  • per evitare il raffreddamento delle condutture dell’acqua calda va previsto un sistema di circolazione.

  • Progettare e dimensionare correttamente il sistema di circolazione.

  • Osservare le regole menzionate in precedenza relative alla posa e all’isolamento delle condutture.

  • Installare una valvola di regolazione per la circolazione termica per una regolazione ottimale della temperatura.

  • In alternativa: installare una valvola elettronica di regolazione per la circolazione per permettere il controllo della temperatura, la regolazione della temperatura e il comando di altri componenti.

  • Scegliere e utilizzare correttamente la pompa di circolazione: pompa autoregolante per l’adattamento delle velocità di flusso, utilizzo in modalità di funzionamento continuo e con pressione costante.

5.2.3 Tratto montante | Ristagno

Le raccomandazioni fornite di seguito aiutano a ridurre in modo ottimale i rischi di ristagno nel tratto montante. Si tenga inoltre conto dei principi generali illustrati nel capitolo 👉 Direttiva ristagno.

  • Utilizzare rubinetti di chiusura con tecnologia a valvola ottimale (flusso libero).

  • Dimensionare in modo ottimale tubi e condutture. Se sono previste riserve andrebbero pianificate nel tratto montante e non negli ultimi metri.

    Consiglio: Utilizzare i vari strumenti per il dimensionamento disponibili sul sito web della Nussbaum:
    www.nussbaum.ch/strumenti

  • Prevedere una conduttura montante in prossimità dei gruppi di elementi, in modo da poter limitare la lunghezza delle condutture di erogazione (👉 Piano | Ristagno). Nel caso ideale, nessun apparecchio dovrebbe distare più di 6 m dal tratto montante e dal distributore direttamente adiacente (👉 Raggio di 6 metri). Disporre le cucine e i locali di servizio in posizione centrale per evitare inutili tratti montanti all’interno dell’edificio.

  • Azionare l’impianto di circolazione con una pompa di circolazione a funzionamento permanente. Tale requisito è obbligatorio nei sistemi tubo su tubo con conduttura di circolazione in materiale sintetico.

5.3 Il piano nell’edificio abitativo

L’ultima fase consiste nel portare l’acqua agli apparecchi. A differenza dei tratti dell’impianto precedentemente illustrati, qui il fattore determinante non è costituito dal materiale, dato che vengono generalmente utilizzati tubi flessibili in materiale sintetico. Il mantenimento della temperatura ha una certa rilevanza poiché, anche negli ultimi metri prima del prelievo, è necessario garantire la separazione termica. Negli ultimi metri prima del prelievo è fondamentale evitare i rischi di ristagno: attraverso una posa e un dimensionamento ottimali è possibile ridurre al minimo il volume nelle condutture e, di conseguenza, il ristagno di acqua.

5.3.1 Piano | Materiali

I materiali da utilizzare al piano sono diversi rispetto a quelli raccomandati per i tratti di impianto precedenti. Si tenga inoltre conto dei principi generali illustrati nel capitolo 👉 Direttiva materiali.

  • Per le condutture di erogazione utilizzare tubi in materiale sintetico nell’impianto a punto di presa singolo (ad esempio Optiflex con Optiflex-Profix oppure Optiflex-Flowpress della Nussbaum). Mentre nella centrale idrica domestica e nel tratto montante andrebbero utilizzati solo materiali metallici, l’impiego di materiali sintetici al piano è ammissibile in quanto, in caso di posa e dimensionamento corretto delle condutture, il volume di acqua è ridotto e viene scaricato in max. 5 secondi (👉 Impianto a punto di presa singolo, 👉 Regola dei 5 secondi).

  • Dimensionare le condutture ottimizzandole in base al flusso.

5.3.2 Piano | Temperatura

Per il mantenimento della temperatura al piano, la Nussbaum raccomanda le misure illustrate di seguito. Si tenga inoltre conto dei principi generali illustrati nel capitolo 👉 Direttiva temperatura.

Rubinetteria:

  • Utilizzare una scatola rubinetteria sotto muro per garantire la separazione termica di acqua fredda e acqua calda.

  • Utilizzare una scatola di distribuzione sotto muro che offre possibilità di collegamento ottimizzate e soddisfa il requisito prescritto da W3:C3, 6.10.2, in base al quale la separazione termica va garantita anche sul distributore.

  • Se possibile, al posto di un gomito in metallo nudo, installare una scatola per impedire la trasmissione del calore attraverso la rubinetteria di scarico (ad esempio la scatola Optiflex 84206 o 85106).

Condutture di erogazione:

  • Posare le condutture di erogazione nell’impianto a punto di presa singolo separatamente dagli apparecchi (👉 Impianto a punto di presa singolo).

    • Diversamente da un impianto ad anello o con pezzi a T, in questo modo è possibile evitare il riscaldamento della conduttura dell’acqua fredda attraverso il miscelatore (👉 Influenza termica sul rubinetto di presa).

    • Ciò consente inoltre di ridurre al minimo il volume delle condutture e di rispettare i tempi di erogazione massimi per l’acqua calda prescritti dalla norma SIA 385/2:2015, 3.2 e 3.3 – a condizione che il segmento compreso tra il tratto montante e la fine del distributore sia mantenuto caldo, ossia isolato e lungo ≤ 1 m (👉 Tratto montante | Temperatura).

  • Non isolare le condutture di erogazione dell’acqua calda (SIA 385/1:2020, 5.4.1, W3/C3:2020, 6.15). In questo modo possono raffreddarsi rapidamente e trovarsi solo per breve tempo nell’intervallo di temperatura critico.

  • Non isolare le condutture di erogazione dell’acqua fredda (W3/C3:2020, 6.15).

  • Posare le condutture di erogazione nel pavimento o, in alternativa, utilizzare un sistema di installazione premurale. L’utilizzo di inserti nel pavimento permette spesso di realizzare il percorso più breve dal distributore agli apparecchi. Un sistema di installazione premurale consente di disporre gli apparecchi in modo flessibile e di velocizzare l’esecuzione dei lavori grazie a una preparazione ottimale.

  • Per le condutture posate nel pavimento va rispettata la distanza minima di 10 cm tra le condutture dell’acqua fredda e le condutture dell’acqua calda.

 img
Sezione della struttura del pavimento (in conformità a W3/C3:2020, All. 7, fig. 20).

1

Conduttura dell’acqua fredda posata orizzontalmente nella scanalatura della soletta

6

Isolamento del pavimento

2

Conduttura dell’acqua calda e conduttura di circolazione posate orizzontalmente nella scanalatura della soletta

7

Bettoncino

3

Armatura superiore

8

Riscaldamento a pavimento

4

Armatura inferiore

9

Pavimento in calcestruzzo

5

Isolamento acustico anticalpestio

10

Inserti nel pavimento per condutture di erogazione di acqua fredda e calda (se possibile da posare separatamente)

Sifoni termici:

  • Nel caso di condutture mantenute calde:

    • Se il distributore è mantenuto caldo (come raccomandato), ossia se è distante ≤ 1 m dalla conduttura montante mantenuta calda e tutti i componenti sono isolati fino al distributore compreso: installare i sifoni termici con le condutture di erogazione. A tale scopo è sufficiente installare verso il basso le condutture di erogazione a partire dal distributore con una curva di dimensione sufficiente.

    • Se il distributore non è mantenuto caldo (contrariamente a quanto raccomandato): installare i sifoni termici già a monte del distributore (W3/C3:2020, 6.16), 👉 Tratto montante | Temperatura.

  • Nel caso di condutture non mantenute calde: installare i sifoni termici direttamente sullo scaldacqua in cantina, 👉 Centrale idrica domestica | Temperatura.

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5.3.3 Piano | Ristagno

Il ristagno a livello del piano è particolarmente rilevante. Per questo motivo esiste tutta una serie di raccomandazioni specifiche fornite dalla Nussbaum e prescrizioni specificate nelle direttive. Si tenga inoltre conto dei principi generali illustrati nel capitolo 👉 Direttiva ristagno.

Volume delle condutture:

  • Come raccomandato dalla Nussbaum posare condutture di erogazione corte nell’impianto a punto di presa singolo (👉 Impianto a punto di presa singolo, 👉 Regola dei 9 metri). Il volume ridotto fa sì che l’acqua stagnante all’interno delle singole condutture di erogazione possa essere scaricata nel giro di max. 5 secondi.

Apparecchi poco utilizzati:

  • Progettare gli apparecchi in modo tale che vengano utilizzati quotidianamente. In caso contrario verificare se siano realmente necessari.

  • Collegare gli apparecchi particolari poco utilizzati (steamer, foodcenter, lavatrici installate nell’appartamento o rubinetti da giardino e da balcone con protezione antigelo) a un altro apparecchio, al fine di garantire un flusso ottimale attraverso la conduttura.

  • Se necessario collegare anche la conduttura dell’acqua fredda della doccia al WC. In questo modo, il volume della conduttura di raccordo della doccia viene rinnovato con ancora maggiore frequenza.

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Collegare il rubinetto da balcone a un apparecchio utilizzato quotidianamente (in conformità a W3/C3:2020, All. 5, fig. 15).

Esercizio e manutenzione:

  • Attraverso un comportamento corretto durante l’esercizio garantire uno scarico regolare dell’acqua stagnante.

    Nota: Un dimensionamento ottimale dell’impianto permette di fare a meno di sistemi automatici di lavaggio (👉 Sistemi di lavaggio).

  • Decalcificare regolarmente i soffioni delle docce e i regolatori del getto nonché sostituire periodicamente i tubi flessibili delle docce.

  • In caso di assenza eseguire le operazioni prescritte dalla direttiva W3/C3:2020, 12.3 (👉 Misure in caso di tempi di ristagno brevi e lunghi secondo W3/C3:2020, 12.3, tab. 2.). Lasciando scorrere l’acqua è possibile evitare la formazione di aerosol dovuta al ristagno di acqua fredda o calda.

    Nota: Le misure menzionate presuppongono che il sistema di distribuzione di acqua potabile sia microbiologicamente stabile e che sia già stato utilizzato per diversi mesi in modo conforme alle disposizioni.

Durata dell’assenza

Misure all’inizio del periodo di assenza

Misure alla fine del periodo di assenza

Da 4 ore fino a 3 giorni

Nessuna misura

Lasciare scorrere l’acqua potabile per 5 secondi.

Fino a 7 giorni

Nessuna misura

Lasciare scorrere l’acqua potabile fino al raggiungimento di una temperatura costante.

Fino a 4 settimane

  • Chiudere la rubinetteria d’arresto dei gruppi di apparecchi o del piano.

oppure

  • Chiudere tutte le valvole d’arresto della batteria di distribuzione.

oppure

  • Assicurare un rinnovamento periodico dell’acqua potabile.

  • Acqua fredda: Su tutti i rubinetti di presa in posizione completamente aperta far scorrere l’acqua potabile fredda almeno fino a raggiungere una temperatura costante. Se possibile aprire più rubinetti contemporaneamente.

  • Acqua calda: Su tutti i rubinetti di presa in posizione calda far scorrere l’acqua calda a flusso ridotto almeno fino a raggiungere una temperatura costante.

Assenza prolungata / utilizzo stagionale

  • Chiudere la rubinetteria d’arresto dei gruppi di apparecchi o del piano.

oppure

  • Chiudere tutte le valvole d’arresto della batteria di distribuzione.

oppure

  • Assicurare un rinnovamento periodico dell’acqua potabile.

oppure

  • Richiedere al fornitore dell’acqua il distacco della conduttura di allacciamento all’abitazione sulla conduttura di alimentazione.

  • Acqua fredda: Su tutti i rubinetti di presa in posizione completamente aperta far scorrere l’acqua potabile fredda almeno fino a raggiungere una temperatura costante. Se possibile aprire più rubinetti contemporaneamente.

  • Acqua calda: Su tutti i rubinetti di presa in posizione calda far scorrere l’acqua calda a flusso ridotto almeno fino a raggiungere una temperatura costante.

oppure

  • Richiedere al fornitore dell’acqua il riallaccio ed eseguire il lavaggio come descritto in precedenza.

Impianti inutilizzati

Separare le condutture inutilizzate direttamente sulla deviazione della conduttura di distribuzione e chiuderle con tappi o cappucci. Non sono ammessi altri tipi di chiusura.

Misure in caso di tempi di ristagno brevi e lunghi secondo W3/C3:2020, 12.3, tab. 2.

5.4 Il piano nel complesso di uffici

Nel caso dei complessi di uffici, l’impianto può essere realizzato secondo il modello a livelli della Nussbaum. Tuttavia è necessario considerare le peculiarità di ogni singolo caso.

Saremo lieti di offrirvi la nostra assistenza per i vostri progetti specifici. Per ulteriori informazioni potete inviare un’e-mail all’indirizzo info@nussbaum.ch. Qui di seguito abbiamo raccolto alcune raccomandazioni utili.

Materiali:

  • Negli edifici alti utilizzare un riduttore di pressione al piano per risolvere il problema delle diverse zone a pressione. In questo modo è possibile fare a meno di ulteriori tratti montanti e ridurre l’utilizzo di materiali per le condutture.

    Consiglio: Utilizzare scatole sotto muro che possano essere dotate direttamente di una cartuccia per riduttore 11050.

Ristagno:

  • Se il sistema viene dimensionato in modo ottimale e l’utilizzo dei materiali avviene come raccomandato dalla Nussbaum è generalmente possibile fare a meno di sistemi di lavaggio. Nel caso di condutture di maggiori dimensioni può tuttavia essere necessario effettuare un lavaggio regolare delle condutture di distribuzione e delle condutture montanti (👉 Sistemi di lavaggio).

  • Valutare attentamente la necessità di installare raccordi per l’acqua calda in base all’utilizzo dei rispettivi apparecchi.

  • In caso di rubinetterie decentralizzate in edifici non residenziali come scuole, edifici per uffici ecc. prevedere solo l’acqua fredda e, se necessario, applicare un piccolo scaldacqua istantaneo per lavabo (67200.21, 67201.21) per il riscaldamento diretto sulla rubinetteria di scarico.

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5.5 Il piano nelle strutture ricettive mediche

Per gli impianti idrosanitari all’interno di strutture ricettive mediche quali case di cura e ospedali (a eccezione di sale operatorie, reparti di terapia intensiva, laboratori ecc.) valgono i principi del modello a livelli della Nussbaum. Spesso sono tuttavia necessarie soluzioni speciali per soddisfare le esigenze particolari in fatto di igiene.

Saremo lieti di offrirvi la nostra assistenza per i vostri progetti specifici. Per ulteriori informazioni potete inviare un’e-mail all’indirizzo info@nussbaum.ch. Qui di seguito abbiamo raccolto alcune raccomandazioni utili.

Materiali:

  • Definire i requisiti e i principi per l’installazione e fissarli per iscritto in uno standard interno. Per le misure strutturali assoggettare le imprese coinvolte all’obbligo di attenersi a questo standard.

    Nota: Poiché non esistono standard ospedalieri svizzeri (o internazionali) universalmente validi, ogni struttura medica deve definire i propri parametri.

  • In immobili critici dal punto di vista igienico come ospedali, alberghi o case di cura utilizzare esclusivamente materiali che presentano un bassissimo apporto di nutrienti. Sussiste la possibilità di realizzare l’intero impianto, dall’ingresso nell’immobile fino al punto di presa (comprese le condutture di erogazione), in acciaio inossidabile e di utilizzare rubinetterie in bronzo senza piombo.

  • Evitare del tutto inserti nel pavimento.

  • Utilizzare tubi flessibili e soffioni certificati. Impiegare soffioni con filtro sterilizzatore e tubi flessibili della doccia autosvuotanti per ridurre la contaminazione microbica. In alternativa: fare a meno dei tubi flessibili e collegare i soffioni direttamente alla conduttura in acciaio inossidabile. Per quanto riguarda i lavabi ricorrere ai modelli privi di foro di troppopieno.

  • Negli edifici alti utilizzare un riduttore di pressione al piano per risolvere il problema delle diverse zone a pressione. In questo modo è possibile fare a meno di ulteriori tratti montanti e ridurre l’utilizzo di materiali per le condutture.

    Consiglio: Utilizzare le scatole sotto muro che possono essere direttamente dotate di una cartuccia per riduttore 11050.

Modalità di lavoro / manutenzione:

  • Per il primo riempimento attenersi scrupolosamente agli standard previsti dalla Nussbaum e dalla direttiva W3/C3. Questo passo è particolarmente importante per gli immobili critici dal punto di vista igienico.

  • Assicurare un controllo autonomo adeguato e una manutenzione regolare. Verificare preferibilmente ogni giorno che l’impianto funzioni correttamente e prevedere, a tale scopo, una sufficiente disponibilità del personale. Adeguare in modo ottimale il concetto di igiene in funzione del personale disponibile. Consultarsi regolarmente con il servizio tecnico durante la progettazione.

    Nota: Gli aspetti igienici degli impianti idrosanitari possono essere controllati in modo molto limitato tramite l’automazione degli edifici. Un campo d’impiego utile è la misurazione della temperatura.

  • Rinnovare periodicamente i materiali negli ultimi metri critici (soffioni, tubi flessibili). La frequenza di sostituzione deve essere nettamente maggiore rispetto agli edifici residenziali.

Temperatura:

  • Prestare particolare attenzione al rispetto delle temperature prescritte dalla norma SIA 385/1:2020, 3.2.1.4, 3.2.3, 3.2.4 e dalla direttiva W3/C3:2020, 6.1.6. Per condizioni igieniche ottimali è raccomandabile prevedere una riserva rispetto ai limiti superiori e inferiori della temperatura.

    Nota: Per quanto riguarda la temperatura, i requisiti devono essere soddisfatti sin dall’inizio. Le disinfezioni termiche periodiche non possono risolvere problemi di fondo ma, nel peggiore dei casi, possono causare la formazione di germi termoresistenti (si veda SIA 385/1:2020, All. B.2).

  • Assicurare la separazione termica tra acqua fredda e acqua calda, anche nei moduli per bagni prefabbricati. All’occorrenza posare nuovamente e collegare le condutture di distribuzione in base ai requisiti della direttiva W3/C3.

  • Impiegare eventualmente l’automazione degli edifici per controllare il rispetto della temperatura.

Ristagno:

  • Non appena terminata la fase di costruzione e dopo aver riempito le condutture accertarsi che all’interno delle condutture vi sia un flusso costante.

  • Collegare le condutture agli apparecchi frequentemente utilizzati. Negli edifici residenziali si consiglia, in genere, di collegare la conduttura dell’acqua fredda dalla doccia al WC perché l’acqua viene nebulizzata nella doccia e le legionelle possono arrivare alle vie respiratorie. Negli ospedali può essere addirittura opportuno collegare al lavabo le condutture dell’acqua fredda e dell’acqua calda di tutte le rubinetterie, qualora il personale interno lo utilizzi ogni giorno per il proprio lavoro e quindi lo risciacqui. Sussistendo in questo caso un’influenza termica sfavorevole va assolutamente assicurato il rinnovamento dell’acqua potabile a opera del personale.

  • Se il sistema viene dimensionato in modo ottimale e l’utilizzo dei materiali avviene come raccomandato dalla Nussbaum è generalmente possibile fare a meno di sistemi di lavaggio. Nel caso di immobili con requisiti igienici particolari può tuttavia essere necessario eseguire un lavaggio regolare – anche nelle stanze non utilizzate.

    • Il modo più sicuro e completo è rappresentato dal controllo del lavaggio da parte del personale. Il personale interno può fornire un contributo in tal senso.

    • Le stazioni di lavaggio hanno un’efficacia limitata (si veda anche 👉 Sistemi di lavaggio).

    • Se necessario è possibile collegare un rubinetto di presa elettronico per garantire un lavaggio regolare dell’intera conduttura fino al soffione compreso.

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